Dimensioni cittadine, consumi contenuti, tanto spazio interno, buon comfort, listino competitivo: sembra l'identikit dell'auto anti-crisi. Così l'aveva definita, non più tardi di un mese fa, l'allora numero uno della marca Citroën (poi migrato verso altre esperienze professionali) Gilles Michel.
Una definizione confermata dai fatti: alla prova su strada la C3 Picasso con cui Citroën vuol dire la sua nell'emergente nicchia nelle monovolume-crossover da città ha pienamente convinto. Non solo per la simpatia di un look spigliato e originale e neppure per gli equipaggiamenti di buon livello (a dispetto dell'opinabile mancanza del climatizzatore nell'allestimento Ideal che fa compagnia ai più ricchi Perfect ed Exclusive Style), ma anche per l'agilità, il comfort che ha nella silenziosità uno dei suoi punti di forza, il comportamento stradale automobilistico, privo del fastidioso rollio tipico di molti monovolume.
Luminosità da primato
Gradevoli e brillanti i motori, anche se il pur valido 1.6 a benzina da 120 Cv sviluppato – come il meno potente 1.4 – in collaborazione col gruppo Bmw ci è parso piuttosto pigro ai bassi regimi, a causa probabilmente sia del peso sostenuto (si parte da 1.259 kg) sia della ridotta abitudine a "guidare benzina" in una fascia di mercato dove il diesel la fa da padrone.
A completare la sensazione di generale piacevolezza della vita a bordo contribuiscono la straordinaria luminosità dovuta alle ampie superfici vetrate (arrivano a 4,5 metri quadrati se si sceglie l'opzione del tetto panoramico "Cielo") e la facilità – basta una mano – con cui si possono abbattere i sedili posteriore per ottenere un vano di carico con il pavimento perfettamente piano.
Una ricetta originale, quindi, accompagnata da una formula di vendita (per chi la vuole) altrettanto innovativa, denominata Freeway "zero pensieri": un pacchetto di mobilità «che – come dice il direttore generale di Citroën Italia Jean Philippe Imparato – tra i vari servizi comprende anche l'automobile». Si tratta di un finanziamento di due o tre anni con rate, nel caso di un modello da 16mila euro, di 225 euro mensili (più 4mila di acconto e maxi rata finale stabilita alla firma del contatto), offre tra l'altro il contratto di manutenzione, l'auto sostitutiva, l'assicurazione kasko completa, nonché l'invio di un tecnico Europe Assistance per sostituire una gomma forata, montare le catene o rabboccare la benzina nel caso si sia rimasti a secco.
Formula italiana
«Si tratta – chiarisce Imparato – di un'iniziativa che abbiamo messo a punto noi, ovviamente con l'avallo della casa-madre che ne valuterà con attenzione i risultati, anche nell'ottica di un'eventuale estensione ad altri mercati».
Intanto, il numero uno della filiale italiana ostenta grande fiducia nella nuova arrivata. Pur in un anno nel quale «nessuna persona sana di mente oserebbe azzardare delle previsioni», conta di venderne 17mila unità dal lancio che nel nostro Paese è previsto per il week end 21-22 febbraio. «Ma io sono ambizioso – aggiunge Imparato – e amo le sfide. Per questo non escludo neppure di contendere alla Francia, che per il 2009 ha pianificato 20mila unità, il ruolo di primo mercato per la nostra prima monovolume da città, prodotta nello stabilimento slovacco di Trnava al ritmo di 100mila pezzi all'anno».
giampiero.bottino@ilsole24ore.com
